Questo BLOG è Pro Ana quindi siete pregati di non fare commenti negativi sulle mie scelte personali...

L'Anoressia è ciò che ci accomuna ragazze
L'Anoressia è cio per cui viviamo
L'Anoressia ci fa stare meglio
L'Anoressia...

sabato 4 dicembre 2010

C'è SEMPRE UNA PRIMA VOLTA



Ero piegata sul cesso. Il mio viso infuocato. I miei occhi che gridavano aiuto. La mia bocca che dipendeva da due dita. Tante lacrime, tanta saliva e tanto sangue. Nulla di più. 
Ma chi era quella ragazza? Tanta sofferenza per vomitare sangue, per rialzarsi, per aggiustarsi il trucco ormai tutto sbavato e per uscire di casa come se niente fosse.

Ero seduta sul divano. I miei pensieri andavano oltre a quello che mi immaginavo. Non capivo cosa stesse succedendo. Avevo voglia di un qualcosa che non avevo mai provato. Qualcosa a cui non ho saputo dire di no. Così con calma mi alzai. La mia destinazione ormai la sapevo. Sapevo a cosa sarei andata incontro e lo volevo! Arrivo in bagno. Mi siedo per terra. Qui mi lascio trasportare da una voce. Prendo la lametta, mi spoglio e inizio ad appoggiarla all'interno della coscia, la muovo. Esce del sangue, ma non mi basta! Premo sempre di più e la ferita si fa sempre più profonda. Ne faccio altre. Il sangue mi colava lungo la gamba per trovare in fine la sua morte su quel bellissimo pavimento lucido. Prendo il polso e faccio la stessa cosa. Qui esce più sangue, tanto sangue. Mi piace sentire questo dolore, mi piace sentire come brucia. Ne faccio altre. Non sono ancora fiera del mio lavoro. Dirigo il mio sguardo un po più sopra del polso. Mi piace quella zona. Così delicata e sensibile. Ci affondo la lametta. Altro sangue.

Sarà la prima o l'ultima?

7 commenti:

  1. per rispondere al commento: si è la nostra rovina, il cibo.
    infatti la gente che ineggia al mangiare la odio.

    RispondiElimina
  2. kikka..non ti punire + così..so che hai un dolore dentro che non riesci ad esprimere..
    ma così il dolore non se ne va...pensi di sentirti meglio..ma l'euforia dura davvero poco..e i segni sarano invece per tutta la vita..
    io sono qui.
    un bacio

    RispondiElimina
  3. Non lo fare più...non farti del male ti prego!! Ti sono vicina un abbraccio!

    RispondiElimina
  4. Kikka, ti capisco. Ma l'autolesionismo non consola. Non fa stare meglio, anche se sul momento sembra di sì. Cerca di sfogarti in qualche altro modo.. più che altro perchè poi diventa un po' un circolo vizioso. Baci, Emma.

    RispondiElimina
  5. Tesoro mio... quando ho visto la tua foto, non ho provato impressione, nè mi sono sentita sconvolta come un altra persona avrebbe fatto... mi sono sentita compresa.
    Una persona qualsiasi direbbe che ogni taglio che abbiamo sulle braccia è pazzia, follia... ma io so che ogni singolo taglio che ti sei fatta rappresenta il tuo dolore, un dolore che non si può confrontare con quello fisico.
    Il dolore del cuore è qualcosa che alla pari non c'è niente faccia tanto male, e questo noi lo sappiamo bene...noi che lo viviamo in primissima persona. Che ne sa la gente...?

    Vorrei essere li con te ed abbracciarti stretta, vorrei poter disinfettare quelle tue ferite dal dolore che contengono... ma purtroppo non c'è niente in grado di cancellarlo se non l'amore e l'affetto che noi non sappiamo dare a noi stesse.

    Quando ci sentiamo morire, il dolore fisico diventa un piacere sadico, che altrove non troviamo. Come ammazzarci di sport in palestra o digiunare, cose che per una persona normale sono assurde, per noi sono dei mezzi di espiazione dal peccato di cui ci siamo macchiate: il piacere del cibo.

    Ci vuole coraggio per affondare una lama nella pelle, ci vuole una sofferenza pari da non poterla descrivere a parole...
    ma io capisco da quello che mi scrivi sotto ogni post che sei una ragazza meravigliosa e forte, che sono sicura la gente non ti conosce per come sei veramente... tu puoi farcela.
    Io ti sono vicina, e cerco di dimostrartelo come posso... ma io credo che ci capiamo anche così, perchè stiamo vivendo lo stesso dolore dentro di noi.
    Ti abbraccio fortissima.

    Laura

    RispondiElimina
  6. già...il dolore fisico è l'unico che può alleviare quello dell'anima!

    RispondiElimina